Parametri morfometrici e gerarchizzazione del reticolo

Dal punto di vista geomorfologico quantitativo, il reticolo di drenaggio � classificato come proposto da Strahler. Infatti i segmenti idrografici sono distinti con un numero d'ordine in funzione della loro posizione nell'ambito del reticolo stesso (Fig. 12 ).


Fig.12 Reticolo idrografico del bacino del torrente Arzilla

Attraverso il numero dei segmenti di ogni ordine si calcolano i parametri morfometrici (Tab. 1).
Essi variano al variare della scala poich� all'aumento di questa sono considerati canali sempre pi� piccoli.

Densit� di drenaggio Dd=Sl/A
Frequenza di drenaggio Fd=N/A
Rapporto di biforcazione Rb=Nu / Nu+1
Rapporto di biforcazione diretto Rbd=Nud/Nu+1
Indice di biforcazione Ib=Rb-Rbd
Indice di conservativit� Su=(Rb/2)-1
Numero di anomalia gerarchica Ga
Densit� di anomalia gerarchica Dga=Ga/A
Indice di anomalia gerarchica Iga= Ga/N1
N S del numero totale di segmenti
Nu S del numero totale di segmenti di ordine u
Nud S del numero di segmenti di ordine u che confluiscono direttamente in quelli ordine u+1
Nu+1 somma del numero totale di segmenti di ordine u+1
A area totale del bacino
N1 numero dei segmenti di I� ordine
Ga numero minimo di segmenti di I ordine necessari a far divenire il reticolo perfettamente gerarchizzato
S l S della lunghezza totale dei segmenti

Tab. 1 Parametri morfometrici

Dalla bibliografia risultano intervalli di valori che possono assumere i parametri morfometrici (Tab. 2).
Questi valori sono indicativi: sullo stato di gerarchizzazione del reticolo e sull'influenza dei vari fattori (clima, acclivit�, copertura vegetale, litologia, tettonica) sull'idrografia. In generale si pu� affermare che il grado di gerarchizzazione aumenta nel tempo in relazione all'evolversi del reticolo idrografico. Ci� � vero ovviamente in assenza di un forte controllo tettonico o litologico (litologie a differente erodibilit�) sul reticolo idrografico o di eventi che possono interrompere la normale evoluzione del reticolo (per es. variazioni improvvise del livello di base). Indicazioni pi� precise sul livello evolutivo di un bacino si possono ottenere dal confronto del grado di gerarchizzazione del reticolo con la curva ipsometrica.


  NORMALE INTERVALLO DI VALORI INDICAZIONI FORNITE DALL�INTERVALLO DI VALORI
Max organizzazione Min organizzazione
Rb 2 5 Rb>5 indicano un forte controllo strutturale.
Ib 0.2 4 Alti valori indicano la presenza di confluenze anomale. Valori anormali si possono riscontrare quando lo sviluppo dei reticoli � fortemente controllato da fattori litologici e strutturali.
Su 0   Un reticolo conservativo � quello che presenta il numero minimo di segmenti necessari a costituire l'ordine pi� alto del reticolo.
Dr 4 2 Forniscono un'indicazione del grado di sviluppo del reticolo idrografico. Bassi valori di Dr e Fr sono tipici di bacini poco evoluti o impostati su litologie resistenti all'erosione e/o permeabili ed in presenza di una fitta copertura vegetale. Possono variare con il tempo poich� sono funzione di diversi fattori come: clima, acclivit�, copertura vegetale, litologia, tettonica (che pu� modificare le pendenze dei versanti e all'incisione dei canali).
Fr 12 6
Ga In generale un valore pi� elevato di questo parametro indica un minor grado di gerarchizzazione (organizzazione gerarchica) del reticolo idrografico.
Ga � utilizzata per ricavare Dga e Iga.
Dga Iga Questi parametri consentono di confrontare il grado di evoluzione del bacino con altri di estensione areale differente ed in condizioni climatiche diverse, cosa che non � possibile fare utilizzando le grandezze Ib e Su viste in precedenza.

Tab. 2 Intervalli dei valori morfometrici desunti dalla bibliografia

Per l'analisi morfometrica relativa all'intero bacino del torrente Arzilla e ai suoi sottobacini (Fig. 13), � stata utilizzata la cartografia I.G.M. in scala 1:25000.



Tab. 13 Suddivisione del bacino del T. Arzilla in sottobacini

PARAMETRI MORFOMETRICI DESUNTI DALLA CARTOGRAFIA 1:25000
SOTTOBACINODdFrdFdcRbRbdIbSuGaDgaIgaAkmq
1 Molinaccio M2,454,44,163,42,80,60,7 41,0331,153,87
2 Gatto M1,834,022,35,7532,75 1,875162,80,555,72
3 Carnocchio M1,864,042,43,252,50,750,62572,170,443,22
4 Angelini m3,89,1914,72,672,6700,3351011,51,250,87
5 Valcella m2,154,53,23,832,8310,91540,780,195,1
6 Maiani m2,917,55,863,342,662104,171,252,4
7 Piandara m2,424,24,13,252,2510,625185,181,063,1
8 Fossatone I2,23,13,33,342,670,670,67144,310,743,25
9 Fenatacci I1,71,9123300,5112,340,54,7
10 Villa I2,072,162,932,750,250,520,40,115,56
11 Gazza I2,554,314,53,83,40,40,9252,840,628,8
12 Malatesta m2,935,615,93,7530,750,875563,490,6516,03
13 Rio M m3,27,67,15,4341,431,715112,20,395
14 Cannelle M36,96,23,453,110,340,72571,550,244,5
15 Calcinari M2,573,944,53,8330,830,915172,910,415,84
16 Arzilla3,33,47,56,352,83,552,1752629,563,727,04
Intero bacino34 105

Tab. 3 Parametri morfometrici nel bacino del T. Arzilla

  f(1,3)=1f(1,4)=3f(1,5)=7f(3,4)=2f(2,5)=6f(3,5)=4 
3-2 1-14-2 1-15-2 1-14-2 2-15-2 2-75-2 3-1
2-22-22-22-22-22-2
N1,3N1,4N1,5N2,4N2,5N3,5
sottobacini1c31c41c52c42c53c5Ga
14/////4
212////116
33////17
4////1110
54/////4
66////110
7/311//18
8/4/1//14
923////11
102/////2
1147////25
123637//56
137////111
143////17
1563/1//17
16//26/122262
S56263010138448

Tab. 4 Schema di calcolo di Ga

L'analisi dei parametri morfometrici rivela complessivamente un basso grado di organizzazione del reticolo che normalmente subisce un controllo litologico e strutturale medio-alto del substrato. In particolare il reticolo risulta fortemente controllato dal substrato nei sottobacini montani o ricadenti fra il settore montano e quello mediano per i quali sono risultati molto significativi i valori di Rb . Inoltre l'organizzazione del reticolo risulta minima quando si verificano: confluenze anomale a rapida evoluzione morfologica come nei sottobacini 7e 8 per i quali sono risultati molto significativi i valori di Dga, consistenti fenomeni di alimentazione detritica come nei sottobacini 6 e 12 del settore mediano. I sottobacini che risultano relativamente pi� organizzati sono quelli dei corsi d'acqua di nei sottobacini 5 e 10.