30 anni di Fondazione: ricco il cartellone delle celebrazioni
Il presidente Giorgio Gragnola enfatizza la voglia di mettere al centro il territorio
FANO – “Non vogliamo solo aprire le porte della Fondazione, ma per il suo trentennale vogliamo portare la Fondazione nel territorio”. Giorgio Gragnola tratteggia la parabola che caratterizza le celebrazioni per le trenta candeline che l’ente di Via Montevecchio spegne nel 2022. Alla base una programmazione degna di nota che, come sottolinea il presidente Gragnola, “tiene conto di tutte le generazioni con particolare attenzione ai giovani. Abbiamo voluto abbracciare tutti affinché ci fosse una partecipazione unitaria ed omogenea. Musica, giovani, ed arte. Del resto, una nelle nostre prerogative è quella di non lasciare indietro nessuno nel nostro territorio di riferimento che abbraccia dieci comuni”. L’evento di punta è 30+30, una quattro giorni di laboratori, incontri, confronti ed attività pensati per le nostre ragazze e i nostri ragazzi.
“Un format innovativo su cui abbiamo investito per attribuire forza, potere e responsabilità alle nuove generazioni nel pensare a come dovrà crescere questo territorio. La valorizzazione dei giovani rappresenta oggi una sfida quanto mai necessaria per la Fondazione che ha un’opportunità strategica per apportare elementi di innovazione, effervescenza”. In programma dal 30 giugno al 3 luglio a Palazzo Bracci Pagani, questo evento si pone due finalità “da un lato – continua Gragnola – offrire ai nostri giovani l’opportunità di ottenere un ruolo privilegiato nello sviluppo sociale e territoriale. Dall’altro si vogliono offrire delle occasioni di crescita individuale, così da far apprendere e ricevere da massimi esperti nazionali che interverranno delle competenze con cui affrontare i continui cambiamenti, compresi quelli del mercato del lavoro. Grazie a questa formula partecipativa si genereranno degli stimoli per una accelerazione dei processi di inclusione sociale e intergenerazionale. Il cambiamento è adesso ed i nostri giovani hanno così la possibilità di determinare le principali leve della crescita sociale e valoriale.
Il programma è strutturato attraverso una quattro giornate, ognuna delle quali dedicate ad uno specifico tema: Storytelling, Start Up, Social e Sostenibilità. Grazie ai salotti di discussione, con alcuni big del settore, verrà instaurato un dialogo formativo, culturale multi-disciplinare ed interattivo.
Per valorizzare il talento dei nuovi scrittori è stato lanciato “édita edizione 022”, un bando voluto per il trentennale, dedicato a scrittori esordienti con lo scopo di promuovere e divulgare la scrittura creativa per supportare i giovani scrittori.
Al fine di creare un connubio e stringere il filo generazionale, la Fondazione ha messo al centro la scuola. È stata definita la traccia con cui verranno coinvolti tutti gli Istituti dei comuni che rientrano nell’area di azione dell’ente di Via Montevecchio per portarli a declinare ed attuare quella che è l’essenza della Fondazione Carifano stessa. Una serie di visite ed incontri in cui la Fondazione e i suoi organi illustreranno ai ragazzi l’attività che viene svolta. Dopodiché le scuole, in base alla propria tipologia di indirizzo, elaboreranno dei documenti, delle opere o delle riflessioni che contribuiranno a tracciare la linea per i prossimi 30 anni. A valutare e commentare i lavori ci sarà una commissione dedicata. In questo modo si aprirà la Fondazione ai giovani e si darà vita ad un interscambio intergenerazionale.
Inoltre, nell’ottica di generare una contaminazione artistica, sono in programma una serie di concerti, anche con l’esibizione di giovani talenti, nei luoghi e nei territori di riferimento della Fondazione. Così facendo si investe nel talento e nell’inclinazione musicale e artistica a cui la Fondazione riserva particolare attenzione, portando lo spettacolo al di fuori degli spazi abituali. Un format per enfatizzare le bellezze sia dei Palazzi di proprietà della Fondazione che delle altre residenze a cui la Fondazione non ha fatto mancare il proprio sostegno. Infatti, teatri di queste coinvolgenti esibizioni saranno Palazzo Cassi a San Costanzo, Museo del Balì a Cartoceto, Bastione Sant’Anna a Mondolfo, Cattedrale di Fossombrone, Basilica di San Paterniano.
Questi luoghi suggestivi verranno così animati dalle note e dalle esibizioni degli artisti, con l’intento di tendere una mano a tutti gli interlocutori del territorio per farli sentire valorizzati e partecipi alle attività della Fondazione Carifano Tutte le fasce sociali si sentono così coinvolte ed abbracciate da questa serie di iniziative che promuovono il valore e l’impegno della Fondazione per il territorio. Sostenere il territorio è una prerogativa che non poteva non emergere in queste celebrazioni del trentennale.
“La coesione sociale – conclude Gragnola – viene, appunto, enfatizzata grazie ad un intervento capillare. Infatti, più sono incisive le azioni più è organica la crescita. E la crescita genera opportunità. Di visione e di anticipazione del futuro. Anticipare il futuro significa applicare dei modelli che si inseriscono nel contesto di riferimento dell’ente. Solo in questo modo si può pensare di proiettare la Fondazione verso i futuri 30 anni. Con coraggio e determinazione, senza perdere di vista un approccio innovativo capace di accompagnare le future generazioni verso le sfide che si presenteranno”.