La Fondazione traccia la rotta fino al 2025
“Sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea dei soci il Documento programmatico di previsione 2023 ed il Programma pluriennale di attività 2023-2024-2025”. Lo afferma il presidente Giorgio Gragnola in conferenza stampa, commentando quelli che sono i pilastri dei documenti finanziari.
“Il nostro statuto – commenta Gragnola – prevede diversi ambiti di intervento che vengono sostenuti con le rendite derivanti dall’investimento del nostro patrimonio sui mercati finanziari. Quest’anno abbiamo predisposto un documento di previsione per il 2023, cercando di anticipare le variabili che potrebbero intaccare il patrimonio investito di circa 114 milioni di euro. Patrimonio che è gestito sulla base di una strategia di diversificazione con un profilo di rischio non troppo elevato”. Sulla stessa riga sono state formulate le previsioni per il 2024 ed il 2025″.
Gragnola attribuisce ai due documenti una connotazione di trasparenza, condivisione ed efficacia. “Dopo l’ascolto delle commissioni , dell’advisor e dei gruppi di lavoro, il Consiglio di Amministrazione ha predisposto i suddetti documenti sulla base di una previsione di rendimento netto medio del 2,68% , rendimento che ci consente di effettuare erogazioni nel triennio per euro 1.325.000,00 all’anno, senza intaccare le riserve accantonate per le erogazioni, che nel triennio passano da 1.841 mila euro a 2.085 mila euro.
I documenti previsionali sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio generale il 17 ottobre e dall’Assemblea dei soci, riunitasi ieri domenica 23 ottobre 2022.
La ripartizione delle disponibilità nei diversi settori di intervento – peraltro in netta interconnessione fra di loro – è avvenuta assegnando: 250 mila euro all’ arte, attività e beni culturali, 275 mila euro a educazione istruzione e formazione , ricomprendendo nel settore anche le assegnazioni al Fondo per la Repubblica digitale. 200 mila euro sono poi andati alla salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa. 250 mila euro alla famiglia e valori connessi e all’assistenza agli anziani; stessa cifra al volontariato, filantropia e beneficenza. Infine, alla protezione e qualità ambientale sono stati assegnati 100 mila euro (il doppio rispetto al 2022).
Questa distribuzione di risorse tiene conto delle necessità e delle inclinazioni del contesto riferito al territorio di nostra competenza e vuole stimolare progetti di compartecipazione e cooprogrammazione con gli enti del terzo settore per acquisire una visione di più ampio raggio nell’affrontare le sfide e le opportunità che abbiamo davanti, coinvolgendo in particolare i giovani.