|
|
|
Geomorfologia della piana alluvionale del T. Arzilla
La valle del T. Arzilla si presenta, dal punto di vista geomorfologico, condizionata dai settori che attraversa.
Infatti a causa di pendenze elevate, forte controllo delle strutture sull'idrografia e litotipi scarsamente erodibili, nel settore montano la piana alluvionale ha un'estensione modesta; essa mediamente raggiunge la larghezza di 50 m. in Loc. Cerqueto e 200 m. in Loc. Molino del Signore.
A causa di litotipi pi� facilmente erodibili e della diminuzione di pendenza, nel settore mediano l'estensione aumenta fino ad un massimo di circa 600 m. in localit� S. Maria dell'Arzilla. Al passaggio dal settore mediano a quello inferiore, e quindi a litotipi meno erodibili, la piana alluvionale inizialmente si restringe (larghezza media 450 m.) deviando verso sud. Procedendo verso est, entro il settore mediano, si nota che alla confluenza di Rio della Gazza l'estensione della piana aumenta diventando circa 1000 m.
Ci� � plausibile poich� essendo ampio, articolato e interessato a monte dalle argille plioceniche, il bacino di Rio della Gazza ha prodotto una quantit� notevole di sedimenti che ha contribuito all'estensione della piana. Verso Fenile la larghezza della piana � nuovamente di circa 500 m. Immediatamente a est di tale localit�, al passaggio da litotipi arenacei a quelli sabbiosi, l'estensione della piana alluvionale aumenta improvvisamente fino a circa 1200 m. in corrispondenza della conoide di Villanova.
Nella foce la piana del T. Arzilla forma un'unica superficie estesa coalescente con quella pi� meridionale del Metauro. In destra idrografica, le alluvioni sabbioso-argillose dell'Arzilla si uniscono ai depositi prevalentemente ghiaiosi del Fiume Metauro.
In sintesi l'estensione della piana � legata non solo alla litologia e strutture attraversate, ma anche alla presenza di conoidi laterali le quali se estese possono anche comportare diminuzioni di pendenza dell'alveo.
L'andamento dell'alveo � vario: nel settore montano, in localit� Cerqueto si presenta con tratti alternati in direzione est-ovest e nord est - sud ovest, mentre in Cairo localit� assume orientamento nord-sud.
Nel settore mediano defluisce in direzione est-ovest, in localit� S. Maria dell'Arzilla si inarca verso nord per poi riallinearsi in localit� Tallevi al tratto precedente (in localit� Valbona - Zonghetti).
Nel settore inferiore continua in direzione est-ovest, in localit� Fenile si inarca verso sud per poi assumere orientamento nord est - sud ovest fino alla localit� il Mozzo, infine sfocia deviando verso est.
Nel settore montano l'alveo � pi� o meno simmetrico alla piana che � molto stretta; la sponda esterna dei meandri tende infatti a raggiungere il versante.
Nel settore inferiore l'alveo in localit� Valbona � asimmetrico verso destra in relazione ad una maggior alimentazione detritica dei versanti settentrionali. In localit� Maiani � asimmetrico verso sinistra in relazione ad un probabile condizionamento strutturale in direzione nord est - sud ovest. A S. Maria dell'Arzilla il torrente � simmetrico alla piana olocenica.
Nel settore inferiore l'alveo: in localit� Tallevi � asimmetrico verso destra, in corrispondenza del contatto dei settori montano-mediano � simmetrico alla piana olocenica. In loc. Fenile l'alveo � asimmetrico verso destra probabilmente a causa delle conoidi che l'avrebbero spinto verso sud. Alla foce l'alveo � asimmetrico verso sinistra. La foce � spostata, rispetto a quest'ultimo tratto, a destra.
In sintesi anche l'andamento e la posizione del T. Arzilla rispetto alla piana alluvionale sono legati alle strutture, alle variazione litologiche e all'alimentazione detritica dei versanti.
Il percorso dell'alveo principale � caratterizzato da un canale incassato nella piana alluvionale.
Nel settore montano in localit� Cerqueto il corso d'acqua ha un'andamento rettilineo o lievemente sinuoso in relazione all'elevata energia di rilievo. Dopo Molino del Signore si osserva una serie di meandri spesso squadrati in funzione della lieve diminuzione di pendenza e del persistere di un forte controllo strutturale. Nei settori mediano e inferiore si osservano tratti meandranti alternati ai segmenti pi� rettilinei nelle localit�: Zonghetti (Zona industriale di Villa Betti), S. Maria dell'Arzilla, a sud di S. Andrea, Fenile.
Tali tratti rettificati mostrano paleoalvei, paleomeandri, scarpate fluviali inattive ad alta sinuosit�. Nelle localit� Falciraga e Case Giunta i meandri attuali sono pi� sinuosi di quelli inattivi. Sulla destra orografica della piana olocenica fra Centinarola e la foce si rileva un paleoalveo a meandri molto estesi. Sono inoltre presenti a ridosso del torrente Arzilla in localit� il Mozzo paleomeandri di minori dimensioni in destra orografica.
Riguardo l'approfondimento dell'alveo del torrente Arzilla, il suo aspetto � assai vario: si susseguono tratti con alveo fangoso e sponde alte da uno a tre metri, tratti con acqua bassa con fondo ghiaioso e profonde escavazioni, operate dalla corrente, a ridosso di alte e scoscese scarpate prodotte dall'erosione.
|