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Nodi critici relativi a fenomeni alluvionali nel bacino del torrente Arzilla
Dal rilevamento geomorfologico del bacino del T. Arzilla risultano nodi critici e quindi tratti particolarmente predisposti a manifestare fenomeni alluvionali i quali possono esplicarsi attraverso varie modalit�.
Riguardo a fenomeni d'esondabilit� le situazioni riscontrate sono schematizzate come segue.
In corrispondenza di una successione di meandri ad alta sinuosit� (anche in relazione alla confluenza anomala di un tributario), l'esondabilit� pu� verificarsi
a ridosso della sponda esterna attraverso la formazione di canali d'esondazione che partono dal punto di massima curvatura, in tal caso si possono originare anche salti di meandro.
Sempre in prossimit� di una successione di meandri ad alta sinuosit�, possono verificarsi fenomeni d'esondazione a ridosso della sponda interna in relazione ad uno smottamento sulla sponda esterna soggetta ad erosione laterale; la frana non fedelmente cartografabile spinge l'alveo sulla sponda interna alzandone il suo livello e incrementando il trasporto solido.
Inoltre l'esondabilit� pu� anche verificarsi in relazione a quando segue.
L'ostruzione del corso d'acqua comporta la riduzione dell'area delle sezioni dell'alveo per la presenza di detriti, frane, isolotti, vegetazione caduta, materiale di discarica soprattutto nei tratti di strettoia o poco profondi. La riduzione di profondit� pu� essere associata a consistenti fenomeni di sedimentazione, in relazione ad incremento del trasporto solido o a locali diminuzioni di pendenza del profilo longitudinale.
Per la tormentata variabilit� locale delle pendenze di fondo, la velocit� media dell'acqua pu� passare da valori prossimi ai 5 m/s a valori quasi dieci volte pi� piccoli in poche centinaia di metri di percorso.
Esistono sezioni critiche in cui, si manifesta, al passaggio da corrente lente a veloce, una forte dissipazione energetica e alta azione erosiva.
Questa situazione � frequente in sezioni aventi piccola dimensione trasversale e sponde ripide, con carattere di vere strozzature; frequentemente tali sezioni critiche presentano un ristretto letto di magra, profondamente inciso a monte, e una pi� larga zona golenale assai pi� rilevata; talvolta alla sezione critica corrisponde anche un brusco mutamento della pendenza di fondo e della sezione stessa che viene a configurarsi come soglia.
La presenza di un notevole numero di punti di dissipazione d'energia, oltre a creare zone di maggior pericolo per la stabilit� delle sponde, porter� come conseguenza ad un aumento delle quote d'acqua a monte: l'energie dissipata nel risalto idraulico deve ritrovarsi, sotto forma per lo pi� potenziale, nella corrente lenta che precede la sezione critica. Creandosi poi spesso, le sezioni critiche in corrispondenza di vere e proprie strozzature dell'alveo, si comprende come il deflusso mostri quelle forti e rapide variazioni di velocit�.
In conclusione le variazioni di larghezza delle sezioni trasversali e la configurazione molto irregolare presenta il profilo longitudinale dell'alveo, che passa da tratti (di solito molto brevi) aventi pendenza superiore alla critica, a tratti in contropendenza danno luogo a nodi critici in cui il rischio d'esondabilit� aumenta.
Altri nodi critici in cui il rischio d'esondabilit� aumenta stati riscontrati nei casi di seguito esposti.
Le aree topograficamente depresse sono frequentemente sondate, come ex cave o zone di paleoalveo in cui l'onda di piena risale attraverso il canale abbandonato.
L'ostruzione della luce di attraversamenti � dovuta all'accumulo di corpi di varia natura i quali hanno l'effetto di un tappo; in tal caso le aree vengono esondate molto velocemente. Quando l'onda di piena libera la luce del ponte dal materiale ostruente il livello dell'acqua scende altrettanto rapidamente.
Anche sovrapressioni esercitate dall'onda di piena in corrispondenza dell'attraversamento possono causare esondazioni e rotture di ponti senza che necessariamente si verifichino ostruzioni.
L'interfaccia salmastra e alto livello marino nella tratto prossimo alla foce pu� ostacolare insieme a soglie il deflusso dell'onda di piena.
Vi sono aree dove sono stati scavati, parallelamente ai tributari dei canali di deflusso che per� non riescono a contenere l'onda di piena.
I fenomeni d'allagamento si possono verificare in relazione a: anomalie nella confluenza di tributari del torrente Arzilla, risalita idrica dalle condutture poste in opera per il deflusso delle acque, incremento degli scarichi, rete fognante con problemi di deflusso in occasione d'eventi che comportano sostanziali incrementi di carico idraulico, aree topograficamente depresse a ridosso delle fasce golenali per risalienza della falda, problemi di deflusso di acque di ruscellamento ai piedi dei versanti.
Le modalit� d'esondazione e allagamento sono solo un'esemplificazione dei fenomeni reali che spesso risultano dalla combinazione di pi� processi.
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