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Centrale Fotografia Festival – 7, 8 e 9 giugno

FANO CENTRALE FESTIVAL
7-8-9 giugno 2024
A CURA DI
LUCA PANARO E MARCELLO SPARAVENTI
Quindicesima edizione di Centrale Festival a Fano una rassegna di eventi sulla
fotografia e l’arte contemporanea. Conversazioni con gli autori, esposizione di opere
fotografiche e di videoarte, visite guidate, più di venti artisti e curatori coinvolti provenienti
da varie regioni d’Italia.


CAFFÈ CENTRALE, Corso Matteotti 104, Fano
CENTRALE EDICOLA, Piazza Amiani, Fano
Caffè Centrale info www.caffecentralefano.it
CentraleEdicola apertura h. 24
Ingresso gratuito
FotograFano. Gli studenti guardano la città un progetto fotografico del Liceo Artistico
Apolloni di Fano e presentazione del nuovo restyling della galleria a cielo aperto
“CentraleEdicola” di Piazza Amiani. A cura della classe 5B sezione Architettura e
Ambiente / Design dell’Arredamento. Realizzato con i docenti Giovanni Ferri e Veronica
Salomone.


MUSEO DEL PALAZZO MALATESTIANO, Piazza XX Settembre 4, Fano
Orari e biglietti
museocivico.comune.fano.pu.it
Fotografia Centrale presentazione delle opere acquisite dal Comune di Fano. Progetto
scientifico a cura dell’Associazione Centrale Fotografia. Il progetto è finanziato dalla
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – Strategia
Fotografia 2023. Uno sguardo sul territorio marchigiano di autori contemporanei in
dialogo con le collezioni del Museo del Palazzo Malatestiano di Fano. Fotografie di Olivo
Barbieri, Fabrizio Bellomo, Marilisa Cosello, Paola De Pietri, Mario Giacomelli, Fabio
Sandri, Davide Tranchina. A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.
Nasce la prima collezione di fotografia contemporanea del Museo Civico con una
selezione di sette opere fotografiche. L’iniziativa rientra in un progetto di acquisizioni che
porterà in città le immagini dei principali artisti attivi nel mondo della fotografia
internazionale. Questo primo nucleo di opere offre uno sguardo sul territorio marchigiano,
letto da artisti italiani di generazioni differenti
e con stili diversi. Questo permette di intraprendere una riflessione sul paesaggio delle
Marche, con le sue mutazioni, e al contempo sulla fotografia, dal Novecento fino alle
ricerche più attuali. Le opere dei sette artisti si relazionano tra loro in un virtuoso rimbalzo
visivo, ma soprattutto entrano in dialogo con le collezioni storiche del Museo.


ROCCA MALATESTIANA, Piazzale Malatesta, Fano
7 giugno h. 21-24
8 giugno h.10-13 / 16-20 / 21-24
9 giugno h.10-13 / 16-20
14-15-16 giugno h.17.30-19.30
21-22-23 giugno h.17.30-19.30
Ingresso gratuito
Nessuna geografia mostra personale dell’artista visiva Silvia Mariotti, ospite d’onore di
questa edizione. A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.
La mostra si sviluppa seguendo lo spazio longitudinale della stanza in cui le fotografie,
sospese dall’alto, creano un percorso incentrato sulla natura e sugli aspetti che la
caratterizzano, esplorandola come vettore di immagini ambigue e pensata nella sua
dimensione generativa ed evolutiva. Le fotografie mostrano le indagini di contesti storici e
sociali, celati nel tempo dalla forte presenza della natura (Aria buia) o simulazioni di
paesaggi disfunzionali e stratificati (Diorami e Boutade) fino ad arrivare a visioni che
appaiono come esplorazioni di abissi, trasportati dalle correnti (Drowning Light). Gran
parte della ricerca è così riunita in un unico ambiente con l’intenzione di lasciar emergere
da un lato dimensioni a volte dimenticate o più marginali, che spesso scivolano via,
trascurate e dimesse, mentre dall’altro questioni più urgenti come quelle legate
all’ambiente e alle sue derive, di cui forse è necessario riappropriarsi.
Silvia Mariotti è nata a Fano nel 1980. Vive e lavora a Milano.
Rituali contemporanei cinque mostre degli artisti Under 30 Noemi Comi, Marco Erpete e
Pasquale Savignano, Sara Lepore, Mattia Ragni, Alessandro Truffa. A cura di Federica
Benedetti, Maria Cristina Lanzafame, Beatrice Puddu, Chiara Spaggiari.

  1. “Deathfest” di Noemi Comi
    Parte della mostra collettiva “Rituali contemporanei”, in questo lavoro un cimitero, luogo
    tradizionalmente connotato da spiritualità e raccoglimento, si trasforma in un ambiente
    che invita a riconsiderare la ritualità connessa ai temi del lutto e della morte come un
    concetto più vicino all’idea di celebrazione che a quella di dolore. In Deathfest, Noemi
    Comi innesca un cortocircuito percettivo attraverso la risemantizzazione di uno spazio e di
    un’estetica ben definiti, in un dualismo armonico che propone nuove forme di
    contemplazione e riflessioni sulla contemporaneità.
    Noemi Comi è nata a Catanzaro nel 1996. Vive e lavora a Milano.
  2. “Centro estetico” di Marco Erpete e Pasquale Savignano
    Parte della mostra collettiva “Rituali contemporanei”, in Centro Estetico il culto della
    propria persona diventa rituale che viene reiterato in una performance di cui è
    protagonista il singolo ma che nasce da aspettative della collettività. Marco Erpete
    esibisce corpi sottoposti a trattamenti finalizzati alla massima estetizzazione della figura
    umana, che si fa significante puro a discapito di un effettivo contenuto. Nella
    videoinstallazione l’accesso alle immagini è volutamente ostico: il primo contatto con
    l’opera avviene immergendosi nei suoni ideati da Pasquale Savignano.
    Marco Erpete è nato a Catania nel 1998. Vive e lavora a Bologna.
    Pasquale Savignano è nato a Avellino nel 1994. Vive e lavora a Bologna.
  3. “Ingrediente pentru un tort de miere, cu dragoste” di Sara Lepore
    Parte della mostra collettiva “Rituali contemporanei”, Ingrediente pentru un tort de miere,
    cu dragoste (Ingredienti per una torta di miele, con amore) nasce per due malintesi
    linguistici che generano in Sara Lepore una riflessione sulla propria identità familiare
    perduta. Quella che pensava fosse una lettera d’amore, all’interno dell’archivio fotografico
    della madre, si rivela una raccolta di ricette, tra cui una torta di miele che invece diventa
    una torta alle mele. Il ricettario è l’occasione per ricongiungersi con la propria famiglia in
    Romania e la torta alle mele è la prova che nonostante l’incomprensione linguistica, la
    preparazione e la condivisone diventano motivo di incontro rituale con i propri cari.
    Sara Lepore è nata a Carpi (Modena) nel 1999. Vive e lavora tra Modena e Carpi.
  4. “Fre-Mi” di Mattia Ragni
    Parte della mostra collettiva “Rituali contemporanei”, il video di Mattia Ragni si pone
    come spazio alternativo alle regole del rito sociale che implicano dinamismo, produttività,
    performatività, mostrando contesti urbani sovraffollati con immagini rallentate a 420 fps e
    dominate dal blu, colore che la cromoterapia associa al rilassamento. Anche i suoni
    in Fre-mi contribuiscono a definire quell’oasi di benessere che ognuno, in una società
    sempre più atomizzata, può costruire: registrati durante le riprese, sono stati trasformati in
    melodie dalla frequenza di 528 Hz, la cosiddetta frequenza del miracolo.
    Mattia Ragni è nato a Conegliano nel 1997. Vive e lavora a Milano.
  5. “Fuoco contro Fuoco” di Alessandro Truffa
    Parte della mostra collettiva “Rituali contemporanei”, Fuoco contro Fuoco affronta il tema
    della trasmissione di memoria e sapere, indagando il valore del pensiero analogico e
    rituale. Alessandro Truffa porta a visibilità l’antica pratica contadina piemontese di cura
    dal Fuoco di Sant’Antonio, nell’utilizzo di elementi quali il legno e la fiamma. E anche
    l’immagine fotografica conserva la sua natura analogica: le ossidazioni sono ottenute
    direttamente sulla carta dalla guaritrice, che vi agisce come se fosse pelle infetta, e anche
    i fotogrammi degli strumenti sono esito della tecnica fotografica off-scale.
    Alessandro Truffa è nato a Cuorgnè (Torino) nel 1996. Vive e lavora a Torino.
    Processing progetto espositivo del corso Magistrale in Fotografia di ISIA Urbino, opere di
    Eros Gaspardo, Gennaro Mungiguerra, Lorenzo Urgesi aka LERO. A cura di Paola
    Binante.
    Mettendo in evidenza come la sperimentazione del mezzo fotografico sia una ricerca in
    continuo divenire, i lavori proposti dialogano con le caratteristiche del luogo in funzione
    del tempo. Il materiale, fermento creativo come carta, acqua, metallo e sassi, muta nel
    luogo rendendo l’atto espositivo parte integrante del processo creativo.
    Eros Gaspardo è nato a Pordenone nel 1997. Vive e lavora tra Pordenone, Urbino e
    Venezia.
    Gennaro Mungiguerra è nato a Napoli nel 1990. Vive e lavora a Urbino.
    Lorenzo Urgesi (conosciuto anche come LERO) è nato a Ceglie Messapica nel 1998. Vive
    e lavora a Urbino
    Mentem Mortalia Tangunt installazione fotografica di Andrea Valsecchi. A cura di
    Chippendale Studio.
    In fuga dal città di Troia in fiamme e dopo essere scampato a un travagliato viaggio nel
    Mediterraneo, Enea approda sulle coste di Cartagine. Qui, presso il tempio di Giunone, si
    commuove dinnanzi agli affreschi che raffigurano le sue sventure e a una terra che
    dimostra compassione: “sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt”. Che tradotto
    significa “la storia è lacrime e l’umano soffrire commuove la mente” [Eneide – Libro I,
    462]. In questo progetto ancora in corso, di cui per l’occasione viene mostrata in
    anteprima la prima immagine della serie, Andrea Valsecchi fotografa l’orizzonte da varie
    sponde del Mare Mediterraneo, iniziando proprio dalla città di Fano. Nell’opera in mostra
    si può notare che l’orizzonte dell’immagine è stato sostituito da una striscia ottenuta con
    il materiale delle coperte isotermiche, normalmente utilizzate per il soccorso degli
    immigrati. Il nuovo orizzonte dorato diviene simbolicamente il trait d’union di tutte le terre,
    al contempo la rappresentazione delle speranze disattese di chi parte e della
    compassione di chi soccorre.
    Andrea Valsecchi è nato a Milano nel 1970, dove vive e lavora.
    Vista Mare installazione video-fotografica di Edoardo Serretti. A cura di Associazione
    Centrale Fotografia.
    Lo spazio come possibilità di attraversare luoghi. Il tempo come coordinata trasversale,
    età e durata del vagare. Da quale punto di vista osserviamo? Il campo visivo è reciproco:
    io e l’altro. Il campo visivo è sterminato e abbraccia le acque e i venti. L’installazione ha
    l’intento di stimolare interrogativi sulla questione migratoria e, in senso esteso, su quella
    umana. Attraverso tre elementi, un video, una fotografia e un oggetto, l’opera si propone
    di creare un corto circuito nello sguardo dello spettatore, fino a portare l’occhio al confine.
    Edoardo Serretti è nata a Urbino nel 1986. Vive e lavora a Pesaro.
    Area libri esposizione di pubblicazioni d’artista, cataloghi di fotografia e punto
    informativo del progetto ResidenzaLab. A cura di Sibylle Ciarloni.

CINEMA ADRIATICO, Via Mazzini, Mondolfo (PU)
1-23 giugno h. 24 dalle vetrine
9 giugno h. 17.30 inaugurazione alla presenza dell’artista
9 giugno h. 18.30 Mattia Ciaf in conversazione con Luca Panaro
15-16 giugno h. 17.30-19.30 apertura visite
22-23 giugno h. 17.30-19.30 apertura visite
Ingresso gratuito
The Last Goodbye inaugurazione dell’intervento site-specific di Mattia Ciaf all’interno
dell’ex Cinema Adriatico di Mondolfo. A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.
La mostra trova la sua dimora presso il Cinema Adriatico di Mondolfo. Questa scelta di
location non è casuale: i cellulari, nonostante la loro distruzione, sembrano recitare una
parte, salutando per farsi comprare. È come se eBay fosse il loro cinema personale, dove
questi dispositivi digitali esibiscono una “performance” unica e straordinaria. L’intervento
artistico di Ciaf si presenta massivo e intralciante, proprio come la tecnologia moderna
che ci circonda. The Last Goodbye invade viralmente lo spazio espositivo attraverso una
serie di fotografie, trovate dall’autore mentre scrollava la pagina di eBay. Le immagini
ritraggono alcuni cellulari iPhone con schermi completamente distrutti, eppure,
incredibilmente, vengono ancora venduti.
Mattia Ciaf è nato a Genova nel 1991, dove vive e lavora.


www.centralefestival.com
Fano Centrale Festival, 7-8-9 ottobre 2024
UN PROGETTO DI
Associazione Centrale Fotografia, Fano
Presidente Marcello Sparaventi
DIREZIONE ARTISTICA
Luca Panaro
CON IL PATROCINIO DI
Regione Marche
IN COLLABORAZIONE CON
Comune di Fano – Assessorato alla Cultura e Beni Culturali
Comune di Mondolfo – Assessorato alla Cultura
CON IL CONTRIBUTO DI
BCC Fano
Fondazione Carifano
MEDIA PARTNER
Omnia Comunicazione
Chippendale Studio
PARTNER
Caffè Centrale / Fano
Hotel De La Ville
Hotel Augustus
La Liscia da Mr. Ori
Casa Orazi
Fano Rocca Malatestiana
Wine Shop Vignaioli d’Autore / Pesaro

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