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Famiglie alluvionate, l’A.C.R.I stanzia 1,5 milioni di euro

Conferenza Acri

Le Fondazioni di origine bancaria delle Marche, in accordo con A.C.R.I, sostengono le famiglie colpite dall’alluvione attraverso Il progetto Fo.R.Z.A. (acronimo per Fondazioni per il Ristoro delle Zone Alluvionate).

L’idea nasce dal desiderio dell’ACRI (Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni di origine bancaria) di sostenere la popolazione del territorio marchigiano vittima dell’alluvione del 15-16 settembre. L’ACRI infatti ha deliberato di erogare un contributo straordinario di 1.500.000 euro alle famiglie danneggiate attraverso il coordinamento di Fondazione Caritas Senigallia, che, in rete con le altre Caritas diocesane che operano sul territorio martoriato, ha eseguito una mappatura molto precisa dei danni subiti da ogni nucleo familiare. Si tratta di una scelta che ribadisce il ruolo sociale delle Fondazioni a favore delle comunità di riferimento e che si pone in linea con l’atteggiamento solidale già adottato negli anni passati in occasione delle calamità naturali che hanno scosso il Paese.

“Vogliamo far sentire la nostra vicinanza e il nostro sostegno ad una popolazione che è stata messa in ginocchio e a cui dobbiamo tendere la mano per farla rialzare – afferma il presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola -. L’obiettivo dell’intervento è trasmettere alla popolazione alluvionata un messaggio di speranza e di concreto aiuto, affinché la donazione sia uno stimolo alla ripresa, un supporto all’acquisto di beni di prima necessità e un messaggio di stretta vicinanza”.

Le fondazioni bancarie hanno proposto la creazione di tre fasce di contributo economico come modalità di erogazione.

Tutte le famiglie danneggiate e confermate tali in fase di accertamento ricevono un contributo di 2.000 euro: tali persone, così come tutti i beneficiari dei tre tipi di contributo, hanno dovuto dimostrare di vivere nel luogo alluvionato, abitazione principale, con l’esclusione di box, garage e altre pertinenze. Non viene considerata pertanto l’abitazione così come indicata nei moduli compilati per la Regione e/o Comuni.

Il contributo maggiore, quello di 3.000 euro, spetta alle famiglie che già in periodi ordinari sono aggravate da particolari difficoltà come disabilità, invalidità, situazioni cliniche gravi o sono già monitorate dal Centro di ascolto.

Il contributo di 1.000 euro è stato attributo alle famiglie che in realtà non sono state colpite direttamente dal fango ma che hanno dovuto ugualmente abbandonare la propria abitazione, poiché residenti in condomini o strutture abitative alluvionate, che non sono potuti rientrare in casa a causa di strade inagibili o locali al pianterreno danneggiati e inaccessibili, previa presentazione un documento specifico.

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