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Maria Teresa Bagnaresi rafforza il legame tra la Fondazione e la comunità

Quattro donazioni spalmate nel 2011, 2013, 2017 e il 2023 per un totale di 2700 pezzi. Maria Teresa Bagnaresi è nata a Fano, figlia del primario dell’Ospedale Santa Croce, da anni vive a Milano ma ha un legame forte che la tiene ancorata alla Città della Fortuna. Quel legame ha portato a donare alla Fondazione Carifano 2700 pezzi provenienti da 106 paesi del mondo.

“Questa ulteriore donazione della signora Bagnaresi testimonia l’importanza della comunità – spiega il presidente Giorgio Gragnola -. Questi pezzi unici sono ospitati nel Museo Etnico Bagnaresi e nel Museo di Scienze Naturali a Palazzo Bracci Pagani. Sono orgoglioso che la Fondazione venga ritenuta soggetto credibile per ereditare beni, oggetti culturali e storici così da valorizzarli. Cinque continenti rappresentati da prodotti dei maestri artigiani indigeni di cui non si può non rimanere affascinati e incuriositi non appena si varca la soglia dell’ingresso del nostro museo etnico”. 

Ed è proprio la signora Bagnaresi che spiega: “Si tratta di maschere realizzate a mano, sculture, vasellame, presepi di ogni forma e materiali, avori, armi da taglio, bastoni e oggetti unici nel loro genere. Sono stata davvero felice di aver donato tutto quello che avevo di più caro alla Fondazione, che lo ha valorizzato mettendolo a disposizione della comunità”. E su questi presupposti è stato allestito il Museo Etnico Bagnaresi, un piccolo gioiello che attira tanta curiosità e interesse: non a caso nell’ultimo periodo è stato meta di numerose visite.

Se le si chiede cosa significa viaggiare, la signora Bagnaresi non ha dubbi. “Qualcosa che arricchisce il cuore. Dire altro non sarebbe sufficiente o forse non inquadrerebbe bene quello che rappresenta per me scoprire nuovi luoghi o visitare quelli in cui sono già stata. Le emozioni le porti al cuore e rimangono per sempre indelebili”.

Nel racconto delle sue esperienze, Bagnaresi ha osservato: “Amo l’oriente, tanto che sono stata in India quindici volte, poiché in ogni occasione mi accorgevo che c’era qualcosa che dovevo ancora scoprire. Ho sempre pensato e creduto che anche io dovevo lasciare qualcosa per rendere piena quella sensazione. Mi ricordo che in Vietnam ci fu un ragazzo che a bordo del suo risciò mi accompagnò in hotel. Per ringraziarlo gli regalai una camicia. Il giorno dopo, per la felicità del mio regalo, mi portò un cappello di paglia. Ecco, in questa metafora c’è quello che io intendo per l’anima di un viaggio”.

Tra le mete preferite dalla Bagnaresi ci sono: “I Paesi con il mare. Una volta mi tuffai accanto ad un delfino, mentre in un’altra occasione riuscii ad accarezzare una balena”. 

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