Natura morta con due zucche, cipolle, coltello e pentolino di rame
Serie di cinque nature morte con identiche cornici d’epoca (tre impaginate in orizzontale e due in verticale), acquistate dalla Cassa di Risparmio nel 1983 e già presso un collezionista privato. Si tratta di un gruppo concepito in modo unitario, decisamente eccezionale per qualità e omogeneità di struttura compositiva. Come acutamente scritto da Rodolfo Battistini: «Al di là della loro pertinenza al movimento neoarcaistico che [a fine ‘700] reagiva al decorativismo barocco e rococò – in favore di un recupero dei modelli più antichi della natura morta appartenenti alla tradizione lombarda e caravaggesca (…) – le tavole con oggetti dell’artista fanese vanno comprese come atto di coscienza. Orschestrate su valori cromatici dai toni contenuti, dove le minime variazioni assumono valore determinante nel definire oggetti di una dimessa consuetudine animati da una pregranza quasi metafisica, all’interno di una struttura compositiva di una straordinaria coerenza,(…) sono la testimonianza poetica delle vicende quotidiane di un’intera umanità che ha affidato il compito di raccontare a se stessa proprio quegli oggetti, in origine così familiari e umili, sulla tela carichi di valenza iconica e bloccati nel tempo».
Partecipazioni a mostre:
Mostra “L’anima e le cose”
Ex scuola “L. Rossi” – Fano / 13 luglio – 28 ottobre 2001
Mostra “Herbaria – Il cibo nell’arte”
Museo Palazzo Ricci – Macerata / 22 maggio – 29 giugno 2008
Autore: Carlo Magini
Collocazione: Quadreria