Natura morta con oliera, piatto con lonza e mazzo di rape
I due dipinti, pur non formando coppia, provengono da un’unica collezione privata e sono stati acquistati dalla Cassa di Risparmio nel 1984. Nel primo dipinto il Magini sembra voler proporre l’immagine di un vero e proprio pasto completo con tanto di trovaglia e tovagliolo appoggiato sul tavolo. Oggetti e cibi, come consuetudine dell’artista, giacciono disposti su serie parallele con un breve intervallo rispetto al fondo su cui si riflettono le ombre degli oggetti. Caratteristica di questa, come di altre composizioni maginiane, sono (quasi una firma) il coltello messo di sbieco in primo piano e il cartoccetto che fa da tappo a bottiglia e fiasco. Le stoviglie, tipiche di un’umile cucina povera, non hanno alcuna pretesa di magnificenza, né il fasto teatrale di una natura morta barocca. Solo cibi semplici e genuini, fette di lonza, uova al tegamino e pane, pronti per essere consumati. Anche nel secondo dipinto l’atmosfera è la stessa: oltre al fiasco, alla bottiglia e al solito piatto con fette di lonza qui non manca il necessario anche per la preparazione del pinzimonio (rape, oliera e macinino per il pepe).
Partecipazioni a mostre:
Mostra “L’anima e le cose”
Ex scuola “L. Rossi” – Fano / 13 luglio – 28 ottobre 2001
Mostra ‘Cio’ Bì in Floridiana, quando cioccolata e birra diventano arte’
Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana (NA) / 15.10.2010 – 9.1.2011
Autore: Carlo Magini
Collocazione: Quadreria